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Biografia by Wikipedia
Sabina Guzzanti (Roma, 25 luglio 1963) è un'attrice, comica e blogger italiana, figlia del giornalista Paolo (senatore di Forza Italia) e sorella di Corrado e di Caterina. Si è diplomata all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" e ha esordito sul palcoscenico con il fratello Corrado. È politicamente impegnata.
In televisione ha iniziato con programmi come Proffimamente... non stop di Enzo Trapani, L'araba fenice di Antonio Ricci, per poi farsi conoscere con La TV delle ragazze (su Rai tre), e altre trasmissioni satiriche presentate da Serena Dandini (Scusate l'interruzione, Tunnel e Avanzi). Memorabile la sua imitazione della pornodiva Moana Pozzi.
In seguito si è dedicata di più alla satira politica, realizzando tra l'altro delle riuscite imitazioni di Massimo D'Alema e Silvio Berlusconi.
Biografia
Per il cinema, la Guzzanti ha interpretato con Giuseppe Bertolucci I cammelli e Troppo sole (in cui interpretava 13 personaggi diversi), film che però hanno ottenuto uno scarso successo di pubblico. In seguito ha girato Cuba Libre - Velocipedi ai tropici, sceneggiato e diretto da David Riondino. Nel 1998 è stata attrice e regista del cortometraggio Donna selvaggia.
Nel 2002 ha diretto il suo primo lungometraggio, Bimba.
È poi tornata a teatro con lo spettacolo Recital, in cui interpreta personaggi immaginari e reali, tra cui Valeria Marini e Irene Pivetti. Autrice del celebre film Viva Zapatero!. Il suo ultimo film si intitola "Le ragioni dell'aragosta", uscito nelle sale nel settembre 2007.
L'attività teatrale e televisiva
Nel novembre 2003 è tornata in televisione con la trasmissione Raiot, di nuovo su Rai Tre: nonostante gli ascolti notevoli in tarda fascia oraria (23:30), l'attrice è stata querelata da Mediaset per «gravissime menzogne e insinuazioni» e i vertici della Rai hanno immediatamente sospeso la trasmissione dopo una sola puntata, suscitando molte polemiche.
Nonostante questo episodio, la prima puntata mandata in onda dalla Rai e le successive puntate (registrate ma non mandate in onda), vennero comunque riprese e distribuite liberamente su internet raccogliendo un enorme successo. La querela è poi stata archiviata dalla magistratura che ha giudicato infondate le accuse di Mediaset, in quanto (e la stessa comica non ha esitato a ripeterlo) i fatti presentati erano veri. Le frasi incriminate riguardavano la contestatissima legge Gasparri sul riordino delle TV (una su tutte: «Rete 4 è abusiva»).
Nel 2005 presenta a Venezia, in contemporanea alla Mostra del cinema il film-documentario Viva Zapatero! che denuncia la poca libertà d'informazione in Italia con il contributo di comici di satira di altri paesi europei. Il film ha vinto la 28esima edizione del Festival italiano del cinema di Villerupt (ex aequo con Sotto il sole nero di Enrico Verra).
L'impegno politico
Guzzanti ha sostenuto con forza la raccolta di firme per la legge d'iniziativa popolare (un'idea di Tana de Zulueta, Verdi) sul sistema dell'informazione televisiva: Nuove norme in materia di disciplina del sistema delle comunicazioni audiovisive e sulla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.
La legge proposta consta di 10 articoli e ha lo scopo di sostenere e garantire il pluralismo dell'informazione avendo sempre come punti di riferimento gli articoli 2, 3, 21 della Costituzione Italiana; il punto cardine è la Rai. Tra i numerosi sostenitori dell'iniziativa: Enzo Biagi, Angela Finocchiaro, Dario Fo, Dacia Maraini, Alfonso Pecoraro Scanio con tutto il partito dei Verdi, Elio Veltri, Giovanni Valentini e l'associazione Articolo 21.
Critiche
L'area della sinistra ha accusato Silvio Berlusconi e, in generale, la coalizione politica di centro-destra, di avere censurato Sabina Guzzanti in rapporto alla propria attività di attrice televisiva. Infatti il giornalista Giuliano Ferrara ha definito la satira dell'attrice comizio politico "de paese", "de borgata", accusando la stessa di mancanza di stile. Una lunga citazione a riguardo è disponibile su wikiquote nella quale sostiene che Silvio Berlusconi non avrebbe censurato Sabina Guzzanti.
In uno spettacolo di Sabina Guzzanti nelle vesti di Oriana Fallaci alle urla del pubblico: "Ti venisse un cancro." la Guzzanti rispose: "Ce l'ho già e ti venisse anche a te e alla tu' mamma". Oriana Fallaci rispose all'imitazione sul libro La forza della ragione definendola «un'imitatrice senza intelligenza e senza civiltà» e un'«oca crudele che mi impersona con l'elmetto in testa e deride la mia malattia».
Cinema
Alla 64a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per la presentazione del film Le ragioni dell'aragosta
Cuba Libre - Velocipedi ai tropici, regia di David Riondino (1997)
I cammelli, regia di Giuseppe Bertolucci (1988)
Night club, regia di Sergio Corbucci (1989)
I ragazzi di via Panisperna, regia di Gianni Amelio (1989)
La cattedra, regia di Michele Sordillo (1991)
Troppo sole, regia di Giuseppe Bertolucci (1994)
Interprete, Sceneggiatrice e Regista [modifica]
Bimba - È clonata una stella, regia di Sabina Guzzanti (2001)
Donna selvaggia (cortometraggio), regia di Sabina Guzzanti (2002)
Viva Zapatero!, regia di Sabina Guzzanti (2005)
Le ragioni dell'aragosta, regia di Sabina Guzzanti (2007)
Teatro
Interprete
L'assoluto naturale di Goffredo Parise, regia di Federico Tiezzi (1998)
Interprete, Autrice e Regista [modifica]
Il tempo restringe regia di Sabina Guzzanti (1987)
Il fidanzato di bronzo regia di Sabina Guzzanti (1988)
I mondi bassi regia di Sabina Guzzanti (1989)
Con fervido zelo regia di Sabina Guzzanti (1990)
Non io Sabina e le altre regia di Giorgio Gallione (1994)
Recital regia di Sabina Guzzanti (2001)
Giuro di dire la Varietà regia di Paola Galassi (2002)
Giuro di dire la Varietà 2 regia di Giorgio Gallione (2003)
Reperto Raiot regia di Giorgio Gallione (2004/2005)
Televisione
Interprete e Autrice
L'araba fenice (1988)
La tv delle ragazze (1989/1990)
Avanzi (1991/1992)
Tunnel (1993/1994)
Pippo Chennedy Show (1997)
La posta del cuore (1998)
L'ottavo nano (2001)
Raiot - armi di distrazione di massa (2003)
Libri
Mi consenza una riflessione (anche se non è il mio ramo) (2002)
Reperto Raiot (2004)
Il diario di Sabna Guzz (2004)
6 comments:
Beh la biografia da wikipedia... vabbé! cmq ho pubblicato sul mio sito l'articolo del giornale argentino...
Il sito di Sabina Guzzanti (http://www.sabinaguzzanti.it/) risulta ancora off-line. In home page è scritto che hanno ricevuto un attacco da hacker non alle prime armi...se questo fatto è vero, c'è veramente da riflettere...
L'attacco portato al sito sfrutta una modifica del DNS di quest'ultimo rendendolo irreperibile... una manovra di questo genere, non è sicuramente da imputarsi ad un paio di ragazzini che si vogliono divertire, e questo secondo me, rende questa storia molto grave.
Ho fatto qualche ricerca, e non se ne parla molto in giro su internet, apparte qualche post in giro per i vari blog, e questo è un male! Pensate alla libertà di parola ed espressione, pensate alle migliaia di blog (di persone) che usano questo mezzo di comunicazione per condividere un pensiero un'idea...
Senza nessuno che protesta, che mostra solidarietà, che alza la voce, questi episodi potrebbero diventare più frequenti di quello che già sono! Dite la vostra!...fate rumore! cerchiamo di non farci togliere l'unica 'libertà' che ci è rimasta in italia....internet!
L'articolo pubblicato dal giornale argentino clarin.com
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Sexgate a la italiana: el escándalo salpica a Berlusconi y una ministra
El primer ministro Silvio Berlusconi y una ministra de su gabinete han quedado en el centro del escenario de un vasto escándalo ya bautizado "sexygate", como el que hace diez años casi le cuesta la presidencia de los Estados Unidos a Bill Clinton, a raíz de sus comprobados juegos de sexo oral en la sala oval de la Casa Blanca con la becaria Mónica Lewinsky. Desde hace varios días, tanto en la prensa como en los ganglios del poder político italiano, especialmente las Cámaras de Diputados y Senadores, crece el se dice . Se dice que en la Caja de Pandora de las 8.400 intercepciones telefónicas (quelle che Berlusconi vuole bloccare per intenderci) realizadas por la justicia de Nápoles en una causa de corrupción que podría terminar en un proceso penal contra Silvio Berlusconi, hay algunas llamadas que no tienen relevancia penal pero son un cóctel explosivo por su fuerte contenido erótico y las referencias al sexo oral, que los italianos llaman il pompino. Hasta ahora esas intercepciones no han terminado en las páginas de algún diario o revista, como es usual en este país, ni en la línea de los sitios de Internet, donde brotan como manantial los chismes de todo tipo. Pero el diario La Repubblica cita a la ex viceministro de Relaciones Exteriores y dirigente socialista Margarita Boniver, devota partidaria de Berlusconi, que reconoce la existencia de los mensajes a luces rojas. Según la prensa, en los diálogos telefónicos Berlusconi y su actual ministra de Igualdad de Oportunidades, Mara Carfagna, de 37 años, intercambiarían frases de tono más que subido con alusiones a il pompino. En la época en que fueron realizadas las intercepciones judiciales, il Cavaliere era el jefe de la oposición y Carfagna, una soubrette de fama creciente en la televisión.De una gran belleza, Mara (María del Rosario), había sido ya la causa de un escándalo que estalló en enero del año pasado, cuando en la consigna de premios de sus canales de televisión (Berlusconi es propietario de las tres grandes redes comerciales de la televisión), el entonces jefe de la oposición conservadora le dijo públicamente: Si no fuera casado, me casaría contigo .La segunda esposa de Berlusconi, Verónica Lario, otra gran belleza y madre de tres hijos (il Cavaliere tiene otros dos de su primer matrimonio), hizo explotar su ira en una carta abierta al marido que publicó el diario La Repubblica, exigiéndole que pidiera perdón. Berlusconi se apresuró a satisfacer el pedido.Mara es de Salerno y su biografía comprende las actividades en televisión, el mundo del espectáculo y la vida mundana. Pero Carfagna también estudió danza clásica, canto y es licenciada en Derecho (nel 2006, tra l'altro, proprio a ridosso delle scorse elezioni!). Qué pasaría si Clinton hubiera nombrado a Mónica Lewinsky ministro, se preguntó el diputado opositor Massimo Donadi. El ex fiscal del proceso Manos Limpias de Milán, Antonio Di Pietro, duro opositor parlamentario de Berlusconi, señaló que no se puede refugiar en el privado quien nombra una ministra de la República por razones ajenas a sus funciones institucionales .Di Pietro había acusado hace poco de magnaccia (cafischo diría un argentino, o sea explotador de mujeres) al primer ministro, después que el semanario L Espresso reveló hace dos semanas intercepciones telefónicas con diálogos entre Berlusconi y el ex director de la RAI, la televisión privada, Antonino Saccá, en la que el entonces jefe de la oposición y dueño de la compañía de TV rival, le pidió a su amigo que diera trabajo a cinco soubrettes y actrices de poco relieve. En particular, Berlusconi señaló a Antonella Troíse. Es una loca que dice que yo la perjudico y se está haciendo peligrosa , le dijo. Para todos el pedido lucía como una forma eficaz de hacer callar a la Troíse, vaya a saber por qué.Para parar el aluvión que se le venía encima, Berlusconi anunció un decreto de su gobierno prohibiendo la difusión de las interceptaciones telefónicas. Luego dijo que no necesitaba nuevas normas , tras que sus amigos lo calmaran y los magistrados napolitanos que lo investigan afirmaran que destruirán las llamadas telefónicas sin relieve penal . Pero en Italia es muy difícil que esto ocurra al cien por ciento.En una conferencia de prensa, ayer Berlusconi anunció que no presentará un decreto de ejecución inmediata sino un proyecto de ley que discutirá el Parlamento. Pese a todo el fango que me echan encima los sondeos demuestran que los italianos siguen apoyándome, aseguró el primer ministro conservador Berlusconi y su alianza de centroderecha con la Liga Norte ganaron en abril pasado ampliamente al Partido Democrático, la nueva fuerza de centroizquierda que gobernaba hasta entonces y luego hasta perdió la alcaldía de Roma. Así, Silvio Berlusconi volvió a ser primer ministro por tercera vez en su vida. Lo que aparece en la prensa -dijo ayer- se concentra en los hechos que nada tienen que ver con el programa del ejecutivo y llevan al primer plano el ataque constante de cierta magistratura a quien debe gobernar, elegido por el país, mientras se quiere subvertir el voto de los italianos (arrivano anche da quelle parti le puttanate sulla magistratura "giustizialista", non più comunista come un tempo).
Julio Algañaraz
imparato molto
leggere l'intero blog, pretty good
quello che stavo cercando, grazie
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